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Pubblicata il 21/01/2013
Nel giorno della Memoria oggi forti
tornano memorie al cuore e alla mente,
piange il primo freme sì forte la seconda
allor che il Male assoluto nel cieco Mondo
con di questo l’assoluto silenzio forte forte
terrore orrore morte seminava sappiam quanto.
Risuonano ancor oggi i miei forti violenti passi
per scacciar l’angoscia e la paura del momento
come allora sul selciato largo e vuoto che alla vision
inizia di una città spettrale di morte e di camini
lungo le rive di un Danubio che pigro nella nebbia
scorreva in una triste lontana giornata di Novembre
dove spenta per non scorrer più la vita fu
in modo atroce e vile di umane vite ah quante
con il mio debol essere tramortito non atto
il moto a varcarne la soglia tremendo quel suono
secco delle scarpe mie tremendi quei gradini
di salita ma nel pianto certo ero ben sicuro
che povere Anime morte lì vicino leggendo
il mio distrutto errante pensier benevoli
a quel mio come irriverente impedimento
facevan come ai miei passi struggente compagnia.
Corre il pensiero ancora e forte ai milioni
di bimbi mai cresciuti mai diventati grandi
nella dolce oscurità che ne protegge la memoria
sento scandire da voce amica e protettiva
nomi cognomi nazioni anni che per tanti
la decina è un vanto speranze deluse spente:
oggi bambini miei non sono qui a Binasco
ma ripercorro come quel giorno lì nel silenzio
affranto quel tratto buio ma dolce a Voi amico
son qui presente ecco nello Yad Vashem che
voi ricorda e a ciascuno di Voi faccio oggi compagnia
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condivido con te quanto hai scrittto. Quest'estate ho visitato il Museo Yad vashem a gerusalemme,un'esperiensa che mi ha indelebilmente segnato lilli

il 22/01/2013 alle 16:28