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Pubblicata il 17/01/2013
Soffiano brezze nel tenebroso cuore del mondo
mentre luci di stelle zampillano
ed incanti di suono dilagano.
Tra tronchi dalla memoria imponente
si rimembra il volo dell’aquila
libertà assoluta legata alla vita.

Ma di queste notti il cielo è delle fate
che in vesti di cortecce e capelli di neve
scrutano il silenzio d’un luogo segreto.
Tutto viene interrotto dal canto d’una luce
vibrante e danzante come un derviscio
che va a mirare dall’argenteo trespolo della notte
per chiamare dal sonno e dalla pace le creature sotterranee.

I lupi scendono dalle cime
correndo tra le rocce sino al cuore della foresta,
gli orsi marciano su terre d’aghi di cedro,
i gufi dall’occhio di platino intraprendono il viaggio,
dalla più alta creatura alla più piccola,
dalla più lenta alla più svelta,
tutti si avviano per la nascita dell’orchidea.

Le stelle la luna la foresta accolgono la nuova fata
che come un soffio di vento si leva sino alla cima più alta
ove l’attende la dimora segreta d’una nuova vita.
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che meravigliose, queste fate Libanesi!

il 18/01/2013 alle 11:03

come una stupenda favola un inno alla natura bellissima!!!

il 18/01/2013 alle 11:41

grazie anna... ti abbracio Andrea.

il 18/01/2013 alle 15:28

hai colto il mio tentativo eni..grazie e ciao^^ Andrea.

il 18/01/2013 alle 15:28