L'atmosfera indefinita della guerra di Spagna, una bella casa di Siviglia, un uomo che trova nella guerra civile un metodo per ridare senso e finalità alla propria esistenza. Per tornare a vivere, con un espediente esterno donatogli dalle contingenze storiche. L'uomo aderisce, per così dire, ad una delle due Spagne di cui parlava Antonio Machado. Mettere a disposizione la propria casa per la salvezza di Garcìa Lorca è forse un metodo per riscattare non solo se stesso ma anche il benessere economico di cui la casa è simbolo, rendendolo addirittura funzionale ai grandi fini. E' forse anche un modo per assicurarsi che un eventuale rivoluzione sociale, pur posposta alla fine della guerra, intenda la lotta di classe come strumento, paradossalmente, per rendere simile alla borghesia laica e progressista di cui il protagonista fa parte tutto il popolo. Il Dio che professa la sera lo intendo come un Dio vero, forse deista spirituale, forse ebreo, ma il lettore lo può intendere anche come una pura astrazione. Queste sono le considerazioni concettuali. Esattamente però quelle che il "borghese comunista" (sia chiaro, da parte mia, nessuna vena polemica nella definizione, anzi) soggetto della poesia usa come scudo per difendersi dal proprio inconscio, forse dal proprio passato o dai propri amori, chissà. Quindi, come sempre e ovviamente, la poesia deve essere letta di per sé, a prescindere dal mio commento, e ciascuno interpreterà le frasi a suo modo.
la lotta inizierà a las cinco de la tarde ma non si sa in quale anno. dovremo aspettare chissà quanto per cambiare il mondo. una poe unica nel suo genere molto apprezzata e sentita.