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Pubblicata il 11/01/2013
Quando ero piccolo
la paura più grande era il buio.
Ma non il buio della notte
madre segreta di speranze nascoste.
Non il buio della stanza
luogo esile si certezze sopite.
La paura più grande era il mio buio
quello che viveva nel mio silenzio
quello che viveva nel mio cuore.

Ora l'unica paura
è svegliarsi un giorno pensandone un altro.
E' rivedere quel buio e saperlo vivo
saperlo respirare, vibrare, parlare, gridare.
Ora l'unica paura
è svegliarmi pazzo abbandonato da me stesso.

La sala degli orologi
ticchetta istanti per sempre;
lancette perse a trafiggere i mille riflessi
di specchi senza sguardo.

A.G.
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Non aver paura perchè con i tuoi versi accendi mille interruttori e dai luce. patty

il 11/01/2013 alle 06:32

bravo Gauden.... sì, da luce il tuo pensiero. Io penso di dover liberarmi dalla speranza,(per il fare e il pensare), ma in modo determinante anche della paura delle paure

il 11/01/2013 alle 09:30

beh, adesso sei cresciuto e la paura di diventare pazzo non dovrebbe sfiorarti ben sapendo che la pazzia è insita nella poesia, almeno quanto basta. ciao Gau...

il 11/01/2013 alle 18:11

la paura è qualcosa che, purtroppo o per fortuna, non ci abbandona mai, ci segue fedelmente

il 12/01/2013 alle 14:51

grazie patty, abbraccio luminoso Andrea.

il 12/01/2013 alle 14:57

io in fatto di speranza scarseggio un po... ciao guido Andrea.

il 12/01/2013 alle 14:57

Ma quale è il confine della pazzia? beh elio il tempo svelerà i segreti, gazie del passaggio Andrea.

il 12/01/2013 alle 14:58

certo, la paura aiuta e al tempo stesso non aiuta come ogni cosa vive la sua dualità ciao Andrea.

il 12/01/2013 alle 14:59

Un poco introspettiva...capisco la paura da piccolo ma adesso penso che non dovresti pensarci ed essere sicuro di te...non puoi aver paura nè del buio nè di svegliarti pazzo abbandonato a te stesso. Hai molta luce dentro che t'illumina...e questa poesia è molto bella, la chiusa straordinaria!....Ti abbraccio Andrea!..

il 15/01/2013 alle 01:12

grazie del conforto dolce ela...più che altro il mio timore che è che un giorno non riesca più a riconoscermi, scoprire che magari non sono più come pansavo di essere..non avere più me stesso... questa paura deriva in parte da esperienze di vita che forse mi hanno lasciato questo dubbio, dubbio più che paura... ciao ela, ti abbraccio Andrea.

il 15/01/2013 alle 01:18

dentro il cuore hai il coraggio di guardare la paura negli occhi ,poi le è vigliacca e si disperde come il fumo dei ciocchi ,un abbraccio grande ,cate

il 20/12/2013 alle 23:55

Grazie di tutto mia dolce e cara cate, ti abbraccio, andrea

il 27/12/2013 alle 22:01