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Pubblicata il 07/11/2002
E' grande il mio Amore.
Non so quando sia nato,
e quanto vivrà.
Era nell'aria,
nella coltre di nubi
e s'ergeva come un soffio innocente.
Di notte era nel silenzio
e di giorno nel canto del vento.
Lo vedevo scolpito nel tempo
nelle rocce,nel granito,
lo leggevo nelle foglie e nei prati
nascosto nelle righe d'un libro.
Non so quando sia nato
e quanto vivrà.
Era bello e innocente
e si perdeva nel rosso tramonto
disteso su un velo
l'arcobaleno mirando.
Ho rivisto il suo lento salire
la sua mirevol essenza
farsi vivace e giuliva
a contemplar la quiete del mondo.
Era nato sicuro nel vuoto
contornato da fredde galassie.
Allor riparo cercando
approdò a stelle e comete
inebriando nei sensi gassosi
nebulose e scioltezze.
D'ogni cosa conservo ricordo
d'ogni color,forma,suono
cercando al fine giungendo
sui vasti pianeti del cosmo.
L'amor come meta d'errare
si disse mai pago e scontento
e nel mio cuore
adagiato e in fermento
si diresse nel futuro mistero.
Or v'ha ancor da sperar e gioir
nel lento scorrer del vento
ed il mio solo felice momento
è quello di riviverlo eterno
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