Corre l'anno 2062
la signora Halley si fa attendere
sulla Terra è tutta una gran festa
in attesa da 76 giri intorno alla Stella
della cometa carica di desideri.

E' stato indetto per l'occorrenza
un giorno intero di nullafacenza
"Il festival dei 2 mondi"
tra il Globo e la Luna sua sorella.

Nelle vetrine intergalattiche degli autogrill
sono esposte in ordine perfetto
per i turisti in autostrada
guide spaziali
"versione digitale
formato sonetto".

Dal 2012 son passati 50 anni
ma gli uomini rimangono sempre
viaggiatori e talacimanni!

Il terrestre più ricco
è stato il primo
a trasferirsi sulla Luna
prevedendo che altrimenti
sarebbe caduto a picco.

E poi si son fatti avanti
prima con scomode astronavi
dopo con veloci ottovolanti
medici, calzolai
e vecchi politici.

Gente che sulla Terra aveva perso
importanza e credibilità
nonostante la solita aria di seriosità!

Al Polo nord si son spostate le Maldive
è lì che sostano gli artisti di ultima generazione
è lì che l'ultima epoca neoclassica vive.
Estate perenne, 50 gradi all'ombra,
da affrontare con l'innovativa lozione.

Non esistono più ghiacciai, muschi e licheni
c'è solo spazio per banane, scimmie e veleni.
Vent'anni prima l'ultimo panda e il compagno suo koala
son morti insieme al polmone equatoriale
sotto i virus letali della Terza Grande Guerra.

Eppure oggi si fa festa.
Mi dispiace Giacomo Leopardi
ma si è arresa anche la tua ginestra!

Spirit, il piccolo robot esploratore
nato 57 anni fa
proprio nel giorno in cui si danno gli auguri ai papà,
manda da Marte a intermittenza
immagini di autostoppisti
e roulotte e camionisti
che navigano nel traffico spaziale
come cernie attaccate alla lenza.

Dal 1986
son passati
anni 76
ma certe cose
sono immortali come i Casadei!

Ed io che indosso un delizioso collare elisabetta
per evitare di leccarmi le ferite amare
prescritto dall'unico dottore rimasto in circolazione
(un veterinario che il taxi lunare aspetta)
ormai nomade sulla Terra
senza forza e senza orgoglio su una barella
allungo il braccio verso l'alto
lasciando cadere dalla mano la mia penna.