PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/01/2013
Varcando il confine dell'inumano
assaporai un'amara essenza
la linea greve dell'astinenza
il volto che affoga nel palmo della mano

Vidi fiumi e vidi monti
luci di città lontane
balli di lucciole e canti di rane
della vita m'inarcai alle fonti

Il bacio dolce d'una puttana
nello squallore d'un ostello
è il ricordo mio più bello
non mangio da una settimana

Oh dolce signora oh superba Morte
Io t'invoco e tu vieni
io muoio e tu tieni
nessuno mi piangerà forte
  • Attualmente 4.2/5 meriti.
4,2/5 meriti (5 voti)

sotto l'effetto dell'eroina si scrive anche peggio, segno evidente che tu sei lucido...

il 07/01/2013 alle 16:29

mi ha ricordato di primo acchito il Giovane Holden... molto bella, espressiva con un uso di metafore davvero incredibili... l'ultima strofa è forse la più forte, emotivamente intendo... saluti A.G.

il 08/01/2013 alle 15:57