per restare se stessi ovviamente se bisogna valutare le proposte l'ultima che proponi è a più corretta moralmente ed idealmente parlando...tuttavia che si vole invece fare parte d'un mondo nonostante la sua corruzione morale la seconda proposta diventa parzialmente accettabile ne biasimerei qualcuno che la sciegliesse come prima scelta poichè lo farebbe credo in buona fede... la prima è da escludere a priori anche se imboccare una delle ultime due vie porta inevitabilmente a quella in certi casi... io penso che la via più corretta siano le due vie segrete...il ponte ed il tunnel... ambedue riassumono in sè le tre strade poichè l'uomo è tale perchè in esso convivono aspetti divergenti e contrastanti ed in fondo anche se un po dmoralizzante è l'uomo che tutti siamo è in fondo apprezziamo... solo per concludere il ponte permette all'uomo che imbocca tutte e tre le strade di affrontare i problemi a viso aperto, l'uomo che nel peccato e nel giusto però accetta le conseguenze..il tunnel è di coloro che sia nel bene che nel male però restano occulti e un poco indifferenti... Tu quale sceglieresti...io mi pae già chiari dal discorso che ti ho fatto... perdona la prolissità bel testo bella riflessione, ti abbraccio, buon week end Andrea.
gaudenzio e' il massimo io posso soltanto dire 1 speriamo di non incontrare mai questo incrocio 2 penso che l'eta giochi la scelta 3 se uino sa che vuole torna indietro e prende un'altra strada scherzo mi piace ciao buona domenica
allora,Andrea,condivido a pieno il tuo ragionamento,e forse il ponte lo costruiamo tutti chi più,chi meno,chi prima e chi dopo;come non si può certo condannare chi imbocca la seconda strada,anche se rischia di perdere se stesso nel materialismo;è vero viviamo in un mondo corrotto fino all'osso,dove spesso i tre aspetti convivono e la coscienza viene meno,ma in tal caso credo che la terza via sia un baratro,un sentiero fasullo,che si può raggiungere solo anteriormente al secondo aspetto,o ignorando gli altri due...io personalmente ora come ora,sceglierei la terza,ma sarebbe una scelta parziale,considerando la mia situazione attuale;altrimenti,forse,se mi fosse possibile imboccherei la scenda,ma poi tornerei indietro sicuramente senza essere giunto alla meta per il bisogno d'altro..figurati,è sempre un piacere riflettere con te :)un salutone
tutti lo incontriamo,credo,anche se in età diverse,come hai sottolineato,tanto che la mia scelta attuale,è dettata dal desiderio più che dal raziocinio,certo se avremmo le istruzioni,e si potrebbe ripercorrere più strade sarebbe meglio,buona domenica anche a te
Un bel dilemma, caro Pako. Posso dirti, per esperienza, che spesso ci illudiamo, ad un bivio, di scegliere la via a noi più consona, ma non sempre è possibile farlo.Troppe variabili ci influenzano. Mi piace pensare, come ha scritto Susanna Tamaro, " Và dove ti porta il cuore" Un abbraccio .Patty
beh cara Patty,credo che il cuore in questo caso porti alla terza strada,senza ombra di dubbio;in quando alle variabili,le possiamo vedere come indicazioni,alla fine scegliamo ciò che è più vantaggioso,anche se non sempre..un caro saluto,buon fine settimana :)
per un poeta non è difficile la scelta ma, il guaio è che non siamo tutti poeti. io scelgo la 3 ciao Pako complimenti
Si infatti,concordo con la tua idea,Enio;in quando alla scelta mi sembra che sia quella più gettonata da tutti noi..un caro saluto e buona serata