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Pubblicata il 31/12/2012
La morte che danza.
Ha un sorriso sinistro appiccicato in faccia,
balla un valzer in solitudine.
Mentre mi fissa,
fingo di non vederla,
ma lei sà,
si insinua tra i miei pensieri
striscia tra i miei organi
contaminandoli.

Se la prende comoda però,
continua a volteggiare.

Stanotte ho spento musica
e chiuso la finestra,
nessuna distrazione
o fonte d'ispirazione.
Solo io e il fondo del bicchiere.

Riesco a vedermi
in quell'oceano di pensieri
sono in difficoltà
non riesco a stare a galla.
Come se
improvvisamente
abbia disimparato a nuotare,
non riesco a coordinare i movimenti.

Ora sono sulla sabbia
ma non ci vedo
sento solo la sensazione sotto ai piedi
e non mi dispiace.

Dico spesso che me ne fotto della salute,
ma quando il mio organismo si ribella
mi prende una gran paura della morte,
e gli occhi di mia madre
dicono che farò la stessa fine di mio padre.

Allora cerco di raddrizzarmi,
ma quando il mondo ti gira contro
è difficile non vuotarlo quel bicchiere
ed è difficile
trovare il momento propizio
per piantarla di disintegrarti i polmoni.

Così accendo la musica
e leggo un pò,
e dopo un pò..le storie d'amore tormentate
e la musica jazz di sottofondo
fanno effetto
e ti vien voglia di qualcuno da amare,
per sentirti meno sola..

Pensi che il tuo cervello sia una trappola
e che sei l'essere più
facilmente suggestionabile
sulla faccia del pianeta..
ed anche il più debole,

e ti fa male il cuore,
e pensi che non sia normale..
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Riflessioni sulla morte di forte contenuto emotivo e direi anche istruttivo sulla natura umana Piaciuta. Un saluto Giorgio

il 01/01/2013 alle 09:45

....Cara Alexa, sul fondo di quel bicchiere sicuramente avrai visto l'immagine di quel pirla che, come canta Mina, non si è presentato alla festa di Capodanno " ....giocando d' inganno...." La mia ombra veglierà sui tuoi tormenti e scaccerà i fantasmi che ti circondano..... Un abbraccio, rom.

il 01/01/2013 alle 12:22