La morte che danza.
Ha un sorriso sinistro appiccicato in faccia,
balla un valzer in solitudine.
Mentre mi fissa,
fingo di non vederla,
ma lei sà,
si insinua tra i miei pensieri
striscia tra i miei organi
contaminandoli.
Se la prende comoda però,
continua a volteggiare.
Stanotte ho spento musica
e chiuso la finestra,
nessuna distrazione
o fonte d'ispirazione.
Solo io e il fondo del bicchiere.
Riesco a vedermi
in quell'oceano di pensieri
sono in difficoltà
non riesco a stare a galla.
Come se
improvvisamente
abbia disimparato a nuotare,
non riesco a coordinare i movimenti.
Ora sono sulla sabbia
ma non ci vedo
sento solo la sensazione sotto ai piedi
e non mi dispiace.
Dico spesso che me ne fotto della salute,
ma quando il mio organismo si ribella
mi prende una gran paura della morte,
e gli occhi di mia madre
dicono che farò la stessa fine di mio padre.
Allora cerco di raddrizzarmi,
ma quando il mondo ti gira contro
è difficile non vuotarlo quel bicchiere
ed è difficile
trovare il momento propizio
per piantarla di disintegrarti i polmoni.
Così accendo la musica
e leggo un pò,
e dopo un pò..le storie d'amore tormentate
e la musica jazz di sottofondo
fanno effetto
e ti vien voglia di qualcuno da amare,
per sentirti meno sola..
Pensi che il tuo cervello sia una trappola
e che sei l'essere più
facilmente suggestionabile
sulla faccia del pianeta..
ed anche il più debole,
e ti fa male il cuore,
e pensi che non sia normale..