Un uragano in gocce, è pioggia
un cielo in un sacchetto, è un palloncino legato al dito con un filo
una luna nel cassetto, è un gioiello da portare al collo
un oceano in un bicchiere, è acqua e sale da cucina
una passione con il contagocce è amare piano senza lasciare tracce
Bruciano sulla mia pelle
le Tue mani che si muovono lente,
oggi
leggere carezze
non saziano,
baci a fior di labbra
non dissetano,
non voglio affogare
nel mare della tranquillità
sotto un cielo di stelle cadenti.
Sono un corpo di luce,
senza voce,
che grida che non vuole la pace.
La pace dei sensi.
Mi senti?
I miei segreti
svelati al Tuo orecchio,
mentre il mio corpo senza veli
si riflette tutto nel Tuo occhio.
Travaso di respiri
in affanno
su parole dirette
deragliate sulle curve
di una magnifica follia.
Tormentami,
esasperami,
lasciati desiderare
sino a farmi dimenticare
che sono schiava del Tuo profumo
ma che non Ti so amare.
Non fermare le mie mani calde,
guidale,
insegnami come fare
un ammaraggio dolce
sulle Tue onde,
alla fine di un volo
con ali ruvide,
di cartavetro,
che hanno graffiato
la pelle del Tuo cielo nero.