Ad ogni passo
la inseguiva
un tintinnio
come di monetine
cadute
da tasche bucate.
Era solo il rumore
dei battiti
perduti
dal cuore scucito.
Scucito ma non rammendato,
non se lo sarebbe mai fatto accomodare,
detestava l’ago,
i rattoppi
e il ricucire in genere.
Se c’è uno strappo
è inutile nasconderlo,
meglio lasciarlo dov’è
sapendo che,
prima o poi,
dalla sdrucitura
qualcosa esce,
qualcosa perdi,
qualcosa non ritrovi.
Ma sono sempre solo monetine,
piccoli battiti in eccesso
di un cuore indomabile.