PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/12/2012
Siamo tutti Amici
spacciati per Briganti
eppure siamo belli
come Nuccitelli
o Gabrielli o Pistilli
e tutti figli di Dio
come la Del Rio,
perciò mezzi numi
come Cartumi.
Siamo figli della Lupa
e dunque un po' Romoli
o di fuori,
ma non degli Urali
o di un Principato,
o Tedeschi,
neppure Romagnoli
o di Benevento,
Pompei o Gaeta,
né c’è un Genovese,
ma c'è un Duca
e perfino un ufo
- pardon, un Bufo -
e più di un Abitante
che pare di razza Sveva:
Vittori, Severini,
e qualcuno dei dintorni
di Tivoli e Ciampino:
Livoli, Ciampini,
o di Ostia:
Ceschini, Fini.
E siamo tutti a pranzo
a mangiare con Pepe
ma non da “Cacio e Pepe”
bensì da Liverotti
con Minotti
e gustiamo la caprese
con Calvarese
o un piatto di Riso
e la trippa con Strippoli
o i saltimbocca
con Ciocca,
e c’è chi Pappa-lardo,
e beviamo Moretti
o coca cola
con Mastronicola
e vino
con D’Agostino,
con la soddisfazione
di essere arrivati
a mangiare il panettone
con Bartone
e i torroni con Vagnoni,
Moriconi e Cecconi
e i colussi con Calussi ,
e poi a bere un coffee
con Cioffi.
Scherziamo
ma non siam grulli,
vero, Tulli?
Forse mammoni
o Mammoliti,
ma certo non schiavi
- vero, D’Ottavi? -
e neanche rei,
- vero, Mei? -
ma innocenti:
io, Maiuri, lo penso
e lo pensa D’Innocenzo.
E la vita c’è cara,
vero, Stara?
E se non tornano i Conti
non ce la prendiamo
coi santi: vero, Colasanti?
Che c’entra Sant’Antonio,
vero, Di Sabantonio?
Ma nel nostro Piccolo,
e nella nostra Piccolo,
ci diciamo: Vinci!
E preso il Basile,
pardon, il badile,
scaveremo il ferro
con Ferraioli
e Petrioli, e la pietra
con la Petracca
e la Di Pietrantonio
e costruiremo la C
e Castellucci
per Castellani
e Angelucci
ed ecco, come da Fontana,
usciranno monete fior di conio
e più soldi, Donati,
di quelli che prende Scilletta
- vero, Cappetta? -
che per prenderli
non basterà un Panno,
vero, D’Aguanno?
E allora, sì, su questi Schermi,
realizzati i Desideri,
senza perdere le staffe
o Staffieri
vedrete dei mondi
D’Amore, vero Raimondi?
E non servirà la Vernice
o colori Rossi
per camuffarci o risorgere
come l’Araba Fenice
perché saremo già risorti
o quasi: vero, Tommasi?
Sperando che non sia tutto falso
come il Grande Fatello
perché allora sì, noi,
perfino De Vincenzi e Mariani,
alzeremmo le mani,
e non sulle Pabbe,
- vero, Cipriani? -
gridando, con Ceccacci:
“Li Mortacci!”…
Per ora, però, auguri grandi,
a tutti i citati, e a Orlandi!
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Non mi ricordo più se è: "Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io" oppure: "Dai nemici mi guardi Iddio, che dagli amici mi guardo io" Ciao, buone feste, rom.

il 20/12/2012 alle 23:59

Mizzeca! ma tra tanti amici come fai a riconoscere quelli buoni? zibaldone da favola mi piace

il 21/12/2012 alle 10:13

ammazza ma te li ricordi tutti,opuure hai usato cognomi a caso, bella poesia buon natale

il 21/12/2012 alle 13:15

come si fa a spacciare per POESIA una cosa simile? ma nemmeno alle elementari si potrebbe...

il 21/12/2012 alle 15:20