Ci amammo, fu un'estate.
Un gioco, a pensarci oggi,
il gioco dei tredicianni.
Ricordo grandi occhi verdi,
e forti capelli corvini a
scherzare sulla tua fronte.
Un sorriso infinito come
onda che cresce tra le labbra.
Sento tua madre chiamarci.
Noi di corsa lungo bianche
salite di polvere e sassi.
L'ombra complice dei meli
a nascondere un bacio,
e sere dipinte di desideri.
Settembre mi portò lontano.
L'autunno mi trovò diverso.