pareti insonorizzate mi bagnano di silenzio liquido,
foto ormai ingiallite e vecchi libri i miei compagni,
quest'oggi che gli emisferi mi ripudiano.

una strada a senso unico,
in cui non ci sono marciapiedi e tanto meno isole di salvezza,
ove l'impatto è inevitabile
e le mie ossa frantumate recitano la parte di testimoni poco attendibili.

Lampioni ormai spenti,che mai più spieranno coppie allegre,
sguardi persi di pupi di legno invocano compassione
e bancarelle di cianfrusaglie richiamano a se disperati alla ricerca della loro coscienza ormai arenata.

Pentole di parole raggiungono l'ebollizione,
solite ciance,nuove carte,
palloni pieni d'elio,troppo pesanti per alzarsi in volo,e martelli di legno nella stanza dell'imputato.

solo una scritta fragile,che la bianca schiuma porterà via.