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Utente eliminato
Pubblicata il 05/11/2002
Foglia appesa ad un ramo,
sono nell'attesa di cadere,
mi tengo stretta,
e ho paura.
Un gelido soffio
delicatamente mi stacca,
mi conduce per mano.
Volteggiando nell'aria frizzantina,
comincio il mio breve viaggio.
Sono sopra case,
monti e città,
sbircio tra le finestre,
mi adagio su muretti,
ascolto voci,
osservo la gente,
uguale e diversa,
ogn'uno ha una sua sfumatura,
una sua essenza.
Mentre m'innamoro riecco,
torna il soffio,
mi trascina via,
non mi chiede il permesso,
fa sempre così.
Rovina progetti,
li realizza,
ti da speranze,
emozioni.
Che puoi fare
arriverà la "pozzanghera"
e tu adagiata
sarai da tutti calpestata.
Prima che arrivi quel tempo
metti i piedi a terra.
Devi camminar da sola,
sarà difficile,
è cosi bello volare,
esser trasportati dal vento,
seguire la sua scia,
senza far alcuno sforzo.
Ma sappi che ne sarà valsa la pena,
almeno ti renderà diversa dagl'altri,
da tutti coloro che,
staccati dal ramo,
nessuno conosce,
nessuno ricorda,
che tutti calpestano.


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