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Pubblicata il 03/12/2012
Che dire,mi dicesti
china sulla tua ombra
a raccogliere le ciliegie
delle tue parole,
ad una ad una
appese alle mie orecchie,
rosse come porpora
della luce dei tuoi fianchi,
ballerine come le dita
che scrutavano le foglie.
Eri appena sfuggita
alla retata di un amante
conoscitore dei sentieri
abbarbicati sul tuo corpo,
che dire,mi dicesti,
intenta sulla mia ombra
a circuire una ciocca
morbida pasta di sale
fluttuante ai refoli
di vento e mi baciasti,
intontito come il giorno
che mi lasciasti appeso
ai rami delle tue voglie.
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paesaggio e amore fusi in uno scenario dalla bellezza struggente;semplicemente bellissima questa tua opera.

il 03/12/2012 alle 11:59