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Pubblicata il 03/11/2002
Calda mi sfiora brezza
ed un languor mi prende,
eppur non sento foglia
che immota aria muova
nel buio della notte.
Al blu volgo lo sguardo
forse a cercar risposta
in quelle fredde luci,
poi quella dolce brezza
ecco trasfigurarsi
in mani che accarezzan,
e i flebili brillii
in volti ch'io conosco.

"Il soffio che ora senti
ti sia sempre di spinta,
e che la nostra luce,
sì come ardente stella,
serva a schiarir la via
del tuo ancor lungo viaggio".

Soavi voci il vento
così m'ha ricondotto
e dal ricordo nasce
non più disperazione
ma amor per l'indomani.
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