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Pubblicata il 23/11/2012
Tento di salvare
Il mio cuore di plastica
In un bicchiere usa e getta
Dal vago odor d’aveva
Al ritmo di flamenco.
Occorre prelevarlo
Prima.
Bisturi, prego!
Piena notte. Dove lo trovo?
Scardino a morsi
Qualcosa di superfluo nella mia vita.
Un muscolo perverso
Che pulsa, pulsa, pulsa.
Ma perché cazzo, pulsa?
Pompa vino umano e naturale fino a stordirmi il cervello.
Preso!
Rimbalza in organi più interni.
Solo per alimentare ricordi,
Irrorare speranze
Farmi giacere con concubine illusioni.
Guantanamesca tortura.
Nel mio naso ancora tracce di carnali essenze.
Tra le braccia, ricordi di carezze.
Ed ora?
Mi chiami e dici che stai per fermarti.
Procedi con calma.
Fammi solo assaporare l’aria umida della sera
Intrisa di stelle al sorgere della Luna Piena
Di novembre.
Giusto momento per andarsene.
Lo so: è il mese dei morti. Suonano The Breeze and I.
Orchestre di trombe mi danno il segnale per il sonno temporaneo.
Beh! A presto! Vado.
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A presto e torna presto
piacevolissima
un caro saluto
ninomario

il 23/11/2012 alle 14:33

Caro Er..quando passa un fuoriclasse come te da queste latitudini non resta che fargli tanto di cappello!

Nonostante le lunghissime assenze (apnea ?) è sempre bello avere un segnale di vita da un amico.

il 23/11/2012 alle 16:43

Non è il suono ma il giusto ritmo,e vai attraversando correnti,ma poi ritorni al lido dei dolci verso, er un abbraccio grande cate

il 23/11/2012 alle 19:31