PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/11/2012
Nell’enoteca di lusso ero con Sissi la russa,
conosciuta in quella sessione del corso sassone.
Era sui sessanta si mosse con sussiego.
Mi sussurrò: “Sassicaia”. Ebbi un sussulto.
Infatti arrivò la sassata: occorreva un sussidio!
Il pesce lesso sapeva di bisso.
Alla cassa rimasi di sasso,
ma indefesso stetti di gesso.
Pensai al sassofono, ai gradi sessagesimali, e alle piante sessili. Avevo messo l’osso sul dosso.
Poi dissi: "Non vedo il nesso, ma vado al cesso."
Lei bussa e dice: "posso?"
Mi proponeva sesso basso,
da susseguirsi tra i bossi.
La sua carica sessuale era sussidiaria
e il motto: sussistere!
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)