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Pubblicata il 21/11/2012
ciò che non si comprende ci risucchia al suo interno,come un vortice
un altro stelo rescisso da un colpo di forbice
la paura del diverso
si espande,dal vicino tunisino all'esterno dell'universo
si innalzano tsunami di etere
ai colore si predilige la cenere
una tavolazza in cui spicca solo il rosa
trafigge il freddo di una giornata uggiosa
il confine è una sottile retta senza estremi
che taglia a metà gli emisferi
basterebbe poco in teoria
per riuscire a camminare entrambi sulla stessa via
dagli occhi di un bambino brucia il silenzio
nelle viscere,come un short d'assenzio.
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caro pako il diverso non esiste per i puri esso esiste solo per gli ipocriti ,compresi coloro che dai diversi prendono i voti coloro che con due faccie prendono per il sedere anche noi ciao

il 05/02/2013 alle 21:00

concordo perfettamente col tuo ragionamento,il "marcio" è nel momento in cui viene imposta un etichetta,la gente in massa non solo ci crede, ma gli da,anche, credito,che forse è la cosa peggiore

il 11/02/2013 alle 18:21