e dove ti volevi lasciare? :-)
scherzo ovviamente, crescere è inevitabile, direi un male necessario e ci si rende conto di essere cresciuti quando il tempo sembra scapparti dalle mai, quando, dici bene, il sogno diventa sogno, nel senso che lo riconosci come tale. Un bambino sogna ugualmente però non sa di sognare, confonde la realtà con la fantasia …poi, “all’apparir del vero” la musica scompare e comincia il frastuono, il vuoto, l’infelicità….
E’ tanto portarsi con sé, maturo e adulto si dice….in ogni caso peggio sarebbe escludere l’adulto o dimenticare il bambino. Magnifico è farli convivere in armonia.
Piaciuta davvero tanto .
Ti abbraccio
eos
il tempo è una dimensione mentale, quindi arriva dopo il "cogliersi"..( forse non si capito ma era queso che volevo dire..)
grazie Giulia
è inevitabile crescere, e forse è pure giusto, ma recuperare una condizione a-temporale passa inevitabilmente in un recupero di quella condizione innocente che tutti avevamo...Non lo diceva anche il Cristo quando parlava dei bambini e del regno dei cieli?
grazie eos, sei sempre attenta ed acuta
ti abbraccio
...si capita, si capita,
non preoccuparti, eccome se si capita......
grazie, arturo...
r.
nel titolo c'è la forza di questa poesia, che bel finale questo portarsi con sé, rich.
splendida chiusa nel significato della propria percezione!
Un abbraccio
Ax
sai sono lenta, quel "mi colsi uomo" mi è rimasto nella mente ... bella poesia