Lacrime di rabbia.
Piccoli torrenti che ti solcano gli occhi.
Curvano a destra, poi sfiorano il naso.
Gocce dell'anima.
Restano lì sospese, alla fine del labbro,
e poi vanno giù
a bagnarti il mento e il cuore.
Una, due - nulla, un moscerino nell'occhio.
Dieci, venti - scusa, non mi va di parlarne.
A volte una mano si appoggia a te,
al volto bagnato da ricordi mai spenti,
e un dito ti sfiora le labbra.
"perché piangi?"
"non lo so, non volevo"
A volte sei sola
davanti a un cielo troppo bello.
Godi nel sentirle scendere.
Non le asciughi neanche questo pomeriggio.
Godi nel vedere le macchie scure sul foglio.
L'inchiostro con cui hai scritto la tua vita,
sbafa leggermente.
"Ricordi perché hai pianto?"
"Sì, sento il sale tirarmi la pelle,
come potrei scordarlo..."
Lacrime che non vuoi, che sanno di te
più di quanto sappia tu.