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Pubblicata il 07/11/2012
Scaldavo le parole
quando sfumate
corrompevano il senso,
e restavo perplesso
se i suoi occhi
erano ancora i miei,
la mano indifesa
era lo sguardo
di un’attesa
tra i colori
in balia del mare,
senza legge,
senza cuore,
solo il dono
della sua presenza
che semina i passi
mentre scende la sera,
ed è mio il sussulto
della sua allegria.
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Il dono della sua presenza quando scende la sera... Una presenza che scalda il cuore...
Ciao

il 07/11/2012 alle 19:11

questa emoziona...
mi piace l'atmosfera, quasi di sospensione eppure chiara lucida, tangibile nella sua descrizione...
ammetto che la parte che più apprezzo comunque è quella che va da
"senza legge,
senza cuore..."
alla fine...
Un saluto,
buon week end
Andrea.

il 10/11/2012 alle 16:31