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Utente eliminato
Pubblicata il 02/11/2002
Pretendo
di essere
afferrato
dalle
tenebre,
dalla buia
luce della
notte,
abbracciato,
avvolto,
inghiottito,
avvinghiarmi
ad essa e
stordirmi di
oscurità,
permearmi
di nero,
tuffarmi
nella sua
ebbrezza
cupa,
soggiacere
al suo
sofisticato
incedere
stellato e
prostrarmi
perchè
ancora
notte sia.
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Cupa? Tenebrosa? Inquietante?
Non saprei come definirla e un pò mi lascia sopreso questa tua. Ma riflettendo bene vedo una continuazione d'un certo tuo discorso sul nostro destino e soprattutto sulla ricerca di "prospettive" dell'aldilà!
;-)
M'

il 02/11/2002 alle 12:09

Ti sei "sogno" e io ho scritto "Incubi".
Questa tua mi sembra, comunque, un dovuto atto di amore verso qualcuno.
L'apprezzerà?
E.

il 02/11/2002 alle 14:42

Ode alla notte? La notte dello spirito? Nel titolo leggo forse l'anagramma di "muta"? La poesia è molto bella nella vivida resa delle immagini con parole tese e avvolgenti. Ma restano, per me, gli interrogativi iniziali.
Un caro saluto Nicoletta.
Max

il 02/11/2002 alle 18:06

ahahhahah
Nicoletta ma che combini???
Vedi? hai mandato tutti fuori strada!!!
ahahhaha
ed io per primo...ahhahaha
Ma io una scusante ce l'ho: il buon Sangiovese!....hahahhaha
Un bacio!
M'

il 02/11/2002 alle 18:20

Che poi sarebbe una raffigurazione della Lilith. Che, però, è lunare come personaggio, contrapposto alla Mara o Maria o Myriam.
Hai mai sentito parlare della Luce Nera?
Un abbraccio
E.

il 03/11/2002 alle 01:41

Ciao Nicoletta! accolgo con gioia questo tuo momento d'ispirazione mistica per la suprema divinità solare.
Meravigliosa!
Er.

il 03/11/2002 alle 02:31

...di veli neri io mi vesto
e nella notte vago
invisibile agli umani sensi
di cui sono io padrona

Luigi

il 03/11/2002 alle 16:46