Il cupo boato
della bomba
ha sostituito
il canto della mamma,
il dolcissimo canto
della culla
nelle ore ovattate
del mattino.
Il sordo rintronare
dello scoppio
ha sostituito
le preghiere della sera,
l’incantato bisbiglìo
delle labbra
che chiudevano le ciglia
del bambino.
Il freddo contatto
del fucile
ha sostituito
il calore della vita,
quella vita
che ti dice dove nasci
ma nasconde
i territori della morte.