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Pubblicata il 29/10/2012
Ma dov’è quel tempo
e il sessantotto gaio
di struggenti “ assoli”
ed i rossori sfatti
degli amici antichi
innamorati al punto
di gridare al pianto,
nelle sere grigie
degli inverni spenti?

Una canzone sola
dall’arpeggio in re
per una notte intera
ci riempiva il cuore.

Ma dov’è quel tempo
e il sessantotto puro,
chitarra in mano
fra canzoni e gioia
di pianti informi
per delusi amori?

Il vento grida
nella nostalgia
che si son persi
con la gioventù.
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Bei tempi, rivivono sempre nel cuore di chi li ha vissuti!
Ciao
Axel

il 29/10/2012 alle 08:42

ero giovanissima,ma nei tuoi bei versi il ricordo riaffiora.
saluti
ninetta

il 29/10/2012 alle 09:34

è verissimo, rivivono e rimangono indelebili, come se fosse ieri. grazie nanni

il 29/10/2012 alle 10:40

grazie ninetta, nei ricordi attuali è come se ci fosse stata solo una parentisi, fra quegli anni e il 2000. GLI ANNI SESSANTA SONO NOSTRI. un amico ,una chitarra ed un bicchiere di vino e l'universo era nostro. sospiro!!!!baciare una ragazza era "un sogno".ciao nanni

il 29/10/2012 alle 10:44

in fondo siamo una generazione di fortunati, sapevamo che il lavoro non sarebbe mancato e che, come nel mio caso,si poteva anche scegliere ...
un caro saluto
ninetta

il 29/10/2012 alle 14:13

è vero, si poteva anche scegliere, e il futuro era scintillante, ma il presente era maestoso. ciao nanni

il 29/10/2012 alle 17:50