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Pubblicata il 25/10/2012
Era convinto del suo subbuglio,
sarebbe invecchiato occhi al cielo
senza una donna allato, maschio.
Era andato a ritrovarla, in silenzio,
con gli occhi rivoltati d’adolescente
per un minuto eterno di fantasticherie,
lei poggiata tra le carte inutili del cuore.
Era convinto del suo danno,
sarebbe invecchiato mano al petto
senza una donna allato, anziano.
Lei veniva da sola, in silenzio,
col profumo del corpo illanguidito
per un istante caparbio d’amore,
lui poggiato tra i respiri stanchi del corpo.
Cucì agli occhi il malessere buio,
era andato a stringerla d’assalto
sulla curva d’ombra del suo fianco,
lei malata di sedimentata malinconia.
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echeccavoli! Mi è piaciuta....veramente. Ma allato sta per?? a lato?
Guarda ci starei su delle ore sulla tua poesia, ma ora sono stanca. Bravo

il 25/10/2012 alle 21:17

Pat...,
condivido il tuo entusiasmo perchè è un testo che piace anche a me. Saprai per esperienza che si rimane legati ad alcuni testi più che ad altri...
Chi lo legge pensa che "allato" sia un errore, ma non lo è ed è omonimo di "a lato".
Ti consiglierei di rileggerla a mente fresca perchè si parla di una storia d'amore.
Grazie e buona giornata.

il 26/10/2012 alle 11:07

Perdona la brevità ma ho pooc tempo...
Notevole...testo poetico con analisi psicologica per niente pesante...ben riuscito...
ciao
Andrea.

il 26/10/2012 alle 19:56

sisi, proprio bello questo testo, decadente, crepuscolare. La prospettiva a ritroso dalla morte, donna melanconica che si/ ci confonde. E' una poesia molto consapevole, equilibrata, al millimetro.

il 26/10/2012 alle 22:31

Il tempo non è mai breve, se si riesce a rubargli uno spazio per scrivere cose degne di nota.
Grazie molte,
Decio

il 27/10/2012 alle 10:57

Grazie per esserti soffermata ancora.

il 27/10/2012 alle 10:57