vicini, vicinissimi, sempre più ormai…….viviamo letteralmente addossati gli uni agli altri, eppure più si restringono gli spazi fisici più diventano abissali quelli umani.
I sorrisi e i buongiorno si sprecano mentre non c’è mai vero incontro tra le persone, le lacrime si piangono mute, così pure le rarissime gioie non trovano condivisione.
Hai ragione sai? non si è mai stati così soli nonostante la folla nella quale viviamo.
Molto bella Arturo e molto condivisa.
Ti abbraccio
eos
..Da tanto, manco qui a Poetichouse. Stasera ho deciso di affacciarmi..che meraviglia questa tua poesia! Bella tanto, tanto da essermi scesa nell'anima..bravo Arturo..Snow
forse nella storia del mondo non c'è mai stata tanta solitudine, di quella brutta, come adesso...potremmo parlare fino a domani sulle cause, faremmo sociologia, ma i fatti rimangono fatti..
grazie eos, un abbraccio anche a te
ecco, infatti, è tanto che manchi....
sei troppo gentile Snow, ti ringrazio davvero
a presto
Oh! Arturo che emozione, ogni parola la sentivo mia, durante l'attenta lettura.
Il pianto senza lacrime è come la tempesta asciutta, devastante.
Bravissimo!
Patrizia
titolo quant'altro mai indicato, che finale! artie colonna di ph, rich.
è una poesia sulla ricerca del significato, le prime due fotografano ( dal mio punto di vista ovviamente) la situazione....la terza "vorrebbe" essere la speranza, la certezza che esiste qualcosa che arriva da molto lontano, sempre piu' flebile, ma reale...grazie reb, hai "sentito" questi versi, e ti abbraccio
un crescendo di pregio, dall'incipit, alla forza della strofa centrale, alla chiusa che travogle...
un abbraccio!
Lowen
Hai centrato il bersaglio. Dipinto l'oggi nella sua cruda realtà.
"una giungla fatta di niente"
"le parole alla sera diventati -abiti vecchi-"...
"soltanto una _impossibile- eco...
come un ricordo.."
Mi hai fatto rabbrividire. E' veramente così.
Un quadro realistico in 3D
Con affetto fabio
Prediligo la seconda strofa che definirei "struggente" per il senso di frustrazione che emana... fino a quel tremor di dita che continua a rappresentare la compatibilità col vivere.
Me la stavo per perdere...
contrasti e dissonanze che prendono e commuovono...
condivido l'opinione di Decio...
ciao arthur,
grandissimo
Andrea.
troppo buono Andrea, difficile trovare le parole per ringraziarti..
ciao
A solitudine chiù fetende
è chella ca se prova
miez'à tanta gente.
Viviamo oramai in una giungla di lupi affamati.
T V B Marygiò