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Pubblicata il 18/10/2012
Quante volte mi ha salvato quel posto,
sentieri perduti, cortecce e betulle.
Infanzia trascorsa tra boschi e ciclamini,
viola, come un pensiero che sfugge,
tra il verde di un prato, corre,
si perde.
Quante volte ho sognato quel posto,
la netta speranza di appartenere per sempre,
a quei ruscelli senza nome,
quelle valli che si perdono nel fiume,
notti di neve, dentro al cuore.
Quanto ho amato quel posto,
montagne fatate, sotto il sole,
al risveglio,
vento pulito, cavalli e lamponi.
E ancora amerò quel posto,
ciclamini di montagna, dentro al cuore,
profumano.
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Un luogo amato sa divenire rifugio nei momenti avversi, credo che ognuno ne abbia uno. Ed il mio è un dipinto che forse nemmeno esiste nella realtà.

il 20/10/2012 alle 23:29