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Pubblicata il 11/10/2012
Giace segreta e silente la micia
all'ombra fosca d'un pino
che piange nel morire dei giorni
aghi verdi di mare.

Chiara lei annunciatrice dell'immenso;
il nero e il bianco che s'intersecano
in variabili continue d'universi segreti
quelli sperduti nell'animo più buono
quelli perfetti nell'animo più reo.

Aveva quel passo felpato della nebbia
caldo come le dita del sole di maggio
che svegliava lo spirito sopito dalla sera
per il nuovo giorno d'agitati fermenti.
Giocava a rincorrer falene bianche
ed i piccioni beffardi sempre a far scherzi.

Nelle orecchie quel suono di mistero
che dice:
Ti voglio bene - o così m'immagino.
Quella volta distratta che
distolto lo sguardo al cielo di neve
rubò il pezzo di pollo inforchettato.

Ritrovata in un giorno d'estate crudele;
ferma, immobile, ispida, gravosa.
L'occhio verde di prato era sfocato dal teschio.
L'animo sfuggito alle fauci pareva ancor lì;
solo odor di morte nell'aria e il pianto del figlio.

Giace segreta e silente la micia
avvelenata dall'oscuro uomo dell'estate.
Mistero il male che parla vicino
e l'amore del figlio incredulo e sgomento.

A.G.
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toccante, il ruolo degli animali nella vita dell'uomo (sensibile!) è davvero tenerezza e amore, mai ripagato abbastanza.
Bella nei toni e coinvolgente
Un abbraccio
Ax

il 11/10/2012 alle 09:10

Ti ringrazio tanto ax
ti abbraccio e saluto
Andrea.

il 11/10/2012 alle 14:00

Mi piace tantissimo come scrivi, ormai lo sai. :-)
Ciao.
Alessia

il 11/10/2012 alle 20:16

Grazie Aleeeeeee^^
sono felice che ti piacciano i miei scritti....
lo stesso vale anche per me...sei grande...
grazie e ciao
Andrea.

il 12/10/2012 alle 22:13

Molto bene, messere!

il 20/05/2013 alle 09:05

grazie ^^

il 20/05/2013 alle 15:40