meglio non sapere... se la conoscenza fa male...
A volte è vero, carissima, specialmente quando il dolore scava in profondità...
Un abbraccio
Lowen
Dipende helan…se è qualcosa che ti procura solo ed esclusivamente dolore
e non può essere modificato allora forse si, meglio non sapere. Ma se è qualcosa sul quale fondi le tue certezze,
allora è meglio sapere su cosa hai costruito, perché prima o poi il terreno franerebbe e con esso te.
E potrebbe essere troppo tardi per ricominciare.
Toccante, molto, questo “arcobaleno di dolore” che ti fa desiderare di ficcare la testa sotto la sabbia
e ignorare tutto.
Ma domani è un altro giorno, supererai e sarai più forte.
Baci
eos
Come hai ragione Ela
si, è molto meglio non sapere
se qualcosa ti fà male.
Ma non sempre si può sfuggire
a quello che c'è dentro al cuore.
Complimenti.
marygiò
però è un conto essere all'oscuro completamente, anche se però poi il dolore che scaturisce nel caso tutto si comprenda è immenso, ed un conto è ignorare, o avere dubbi...quelli rodono dentro e al dolore s'accompagano frustrazione e tormento...
ovvio se il dolore è causato da parole che si potevano evitare, meglio non sapere...però per il resto credo che l'informazione ci voglia...
anche per crescere intimamente...
stando alla poesia ti dico belle le immagini contrastanti...
ti abbraccio
ela
Andrea.
Come sempre incisiva e riflessiva...grazie per il bellissimo commento eos....domani è un altro giorno, hai ragione.
Ti abbraccio,
ela
Grazie infinite carissima Marygiò per il tuo commento graditissimo.
Ti abbraccio,
ela
Belle e concrete riflessioni le tue Andrea che in parte concordo.
Grazie infinite anche per il gradimento...
Ti abbraccio,
ela
Questo è sicuro Fabio..non si sa quanto è profondo il mare ed è molto acuta la tua riflessione della pinna galleggiante.
Grazie di cuore per il gradimento e per il commento molto bello...
Una carezza a Lea...notte notte Fabio,
ela