ti ringrazio per questo bel commento, profondo e sentito.
Ti abbraccio
Lowen
Mi colpisce innanzitutto il “fradicia” del titolo, che mi fa pensare a qualcosa di completamente inzuppato,
annegato proprio, nel pianto direi considerati i versi successivi.
Il bisogno d’amare ci è connaturato ma se l’amore è il Sole della nostra vita è anche la maggior fonte di sofferenza
e per questo a volte bisogna schermarne la luce, deviarne i raggi che rischierebbero di carbonizzare l’anima…
accucciata a difesa in un angolo dentro di noi.
Ma senza amore l’anima avvizzisce e muore, quindi è meglio rischiare un’ustione che morire d’inedia…a curare la bruciatura ci penserò dopo, sembri dire, ora mi sazio di “sangue azzurro” “avido e ingordo”.
Dolorosa la prima strofa, impaziente, impavida la seconda.
Mi piace moltissimo!
Ti abbraccio
eos
mi ci perdo sempre nelle tue interpretazioni, interessanti e rivelatrici anche per me che ho inenscato queste visioni.
Ti abbraccio caramente, gratificato dalla tua capacità di indagine
Lowen