grazie per il tuo gradito commento e passaggio,
lieto che ti sia piaciuta quella metafora.
Axel
È quasi una cerimonia religiosa …io soggetto e oggetto , contemporaneamente contenente e contenuto ,
perché tutto ciò che si svolge nello scorrere dei millenni, nell’infinito del tempo è dentro di me e lì lo cerco
cosparso d’ambra e munito di foglie di thè, cose che rimandano alla concentrazione, essenziale per cogliere le infinitesime particelle del reale e irreale che le iridi hanno già visto, ne sono anzi costituite…..ma che non comprendo.
La prima strofa ti vede sacerdote pronto a compiere il rito, la seconda strofa “narra” le azioni successive .
Ma per quanti sforzi si possano fare, la mente non può capire “le visioni aliene” che pure prendono vita ….
la mente ragiona, non sente...”L’infinito è solo un otto, /sdraiato sul letto di foglie/ di un’illusione perfetta. “
Questa la sua conclusione! Né poteva essere diversamente.
Ma il vuoto, i “vagiti del vuoto” quelli è l’anima a patirli……….
Bravissimo Ax!
Ti abbraccio
eos
mi piace questo commento con la visione di cerimonia religiosa... in effetti mi ricorda il cerimoniale Zen del maestro dl tè, più che quella che si compie a Buckingham Palace at five o'clock...
E tutto quindi ne consegue e si incasella in un discorso logico e surrealmente metafisico e... disperatamente umano.
Un abbraccio grande!
Ax
mette serenità questa tua, come molte tue, di quelle piu' esoteriche....Quando si placa il fiotto delle passioni, ed anche nel dolore e nella malinconia guardiamo al mondo, all' universo, ai cicli ed alle ere storiche, ed immaginiamo un futuro, che ci sarà senz'altro...un abbraccio forte ax
grazie carissimo, mi fa piacere che tu l'abbia colta con questo spirito,
te ne sono grato!
Un abbraccio!
Ax
Che le tue poesie siano belle ormai è INNEGABILE...
la prima strofa si scioglie in bocca...
magnifico come sempre,
un caro saluto AX
Andrea.
corteggia e si ritrae, ecco l'impressione, illusione carica di senso, la luce fa rumore, caspita, rich.