C'avevo la mania di scrivere poesie
dietro agli scontrini della spesa.
Tutto quello spazio vuoto e lungo e
bianco, spazio eterno da rimpinzare
di parole e kilocaloriche schifezze,
come in un gran McDonald's letterario,
e quei margini cosi stretti, niente ciance,
niente inutili sproloqui, solo calci e pugni
ben assestati.
Ed ora e' da un pezzo che non scrivo piu',
e non e' mica perche' c'ho perso il gusto
o l'ispirazione e' fiacca, no, e' tutta una
questione di margini che si assottigliano
di eserciti e maglioni e mari in ritirata,
sempre di piu' fino quasi a scomparire
del tutto.
L'ennesima cosa rotta in una vita di cose rotte.