PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/10/2012
Era sconosciuto il silenzio
appeso alle tue ciglia succose,
vagava la voce di contralto,
tediava il fuggire delle parole,
spingeva lontano i singhiozzi
dell’acqua che flottava
e poi baluginava la sofferenza
delle stille di sole, nude acerbe.
Racchiudeva il tuo cuore
la fiamma che impregnava
le mie carni e ardeva.
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Non sono aduso a nominarla ma questa è poesia!
un deferente saluto
ninomario

il 06/10/2012 alle 15:41

Bella poesia...molto significativa e profonda come dimostrano gli ultimi tre versi...una sofferenza silenziosa e una fiamma che racchiude il cuore e impregna le carni...Bravo
Ciao

il 06/10/2012 alle 21:07

Gli ultimi versi mi hanno ricordato la morte di Eracle...
Sono versi d'effetto...
Concordo con nino scrivendo una parola che andreebbe misurata molto ma che qui ci deve essere....poesia....

Anche perchè mi piace come i versi celano spesso concetti che si potrebbero esprimere con una semplice parole(ma che toglierebbe forse tutto il gusto della poesia) e che invece vengono appunto taciuti ma chi legge per analogia mentale(anche implicita) riesce subito a cogliere...
questo che dico vale sopratutto per i primi 4 versi...

Un saluto e complimenti...
Andrea.

il 06/10/2012 alle 22:02

Apprezzamenti da tenere in gran conto perchè provengono da eleganti cultori della poesia.
Gentilissimi.
Buona domenica

il 07/10/2012 alle 10:44

Siamo in forte sintonia, caro Andrea.
Mi conforti!

il 07/10/2012 alle 10:45