L’autunno calmo
arriva col suo vento
svelto a togliere le foglie dai rami.
Strapazzate volano nell’aria
come fanno gli uccelli.
La natura s’incendia,
il suo viso febbricitante
si tinge di rosso colore.
Odore di muffa nel bosco.
Tra i cespugli secchi
si odono tuoni, spari e tonfi.
Il cacciatore toglie la quiete al bosco.
Impauriti gli uccelli vibrano nell’aria,
scappano, sembrano impazziti.
Poverini!
Sotto un sole scialbo e smarrito
l’odore inebriante dei funghi.
Tiepidi raggi penetrano nella radura,
sorridono i ricci a bocca aperta.
Lo scroscio del ruscello
rompe il silenzio incantato,
porta le sue acque all’infinito.
Sotto un cielo velato d’azzurrino
grappoli d’uva ingolosiscono il sole.
Per togliere questa lieve malinconia
canto una melodia
imparata dal fringuello che
cantava sul davanzale della finestra mia.
Toc toc...ecco l'autunno °
Al confine tra il cielo e il mare
avanza l'autunno che ci fa sognare.
Porta con se il vento
e tante foglie stese sui prati
sfumate di colori iridati.
Vagano le note di un canto:
un concerto di violoncelli
unito al canto di spensierati uccelli.
Farfalle cristallizzate di pioggerella
impregnano di umido la stagione.
danzando nella leggera foschia.
Il cielo tinto di nuvole grigiastre
colme di rime di nostalgia,
lor giocano nel cielo
stremate come il mio pensiero.
Il vento è amico vero
nella notte svolazza,
mentre io
riempio sempre un foglio
di poesia a cuor leggero.
Poetessa QUIARA