L’ho trovata qui nel cassetto quella tua biglia.
E’ bella, trasparente come allora,
non l’ha attaccata il tempo.
Ha il cristallo lucente del tuo sguardo,
quello che più non vedo.
Ha l’intenso odore dell’oscuro segreto
della sorgente infinta del piacere.
Battere lesto dell’anta:
spavento. Cade il ricordo;
infranto come noi. E te;
e la voce tua. E me;
già polvere.
A.G.