PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/10/2002
Quella sera la notte calo
subito, e si fece presto buio
vidi che la luna cercava di parlarmi
e le stelle cercavan di distrarmi
furon poche parole e la sera
fu subito morte.
Furon poche parole, e sentì le
lacrime fermarsi agli occhi
furon poche righe e capì
che la vita è lamento,
fu piccolo l’attimo e il mondo
girò più lento.
Fu sciocco il mio amore e le mani nodose
si sciolsero
capì che
avrebbero continuato a rimanere sole…
le altre avevano imparato a contare…
e nn ne vollero sapere di
un povero illuso pieno di amore
che si scioglieva di delizia
quando la mente dolci storie inventava
e nn ne vollero sapere di un uomo
perso nell’altro che chiedeva
solo di vivere…
così veniva tolta la vita…
non vollero saperne dei sogni
di un innamorato ne della
speranza di un infelice…
Io piasi, piansi come un bambino
e se per ogni lacrima fosse
schiuso un fiore, tutti i petali
del mondo avrebbero il colore
dei sui occhi e ogni profumo
sarebbe il suo profumo
ogni stelo il suo corpo…
e io estasiato morirei
trafitto dalle sue spine…
  • Attualmente 1/5 meriti.
1,0/5 meriti (1 voti)