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Pubblicata il 27/09/2012
Timida prima poi con gocce tonde e forti
alla finestra batte la pioggia settembrina
e ne riga i vetri con intrecci di rivoli sottili,
al ticchettio si destan gli assopiti sensi,
diversi pensier genera la risvegliata mente,
di color allegro il primo cupo nero l’altro:
che s’alla riarsa natura lieto beneficio occorre
a spegner del mio cuor l’arsura niuna d’amore stilla!
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