un cavaliere senza tempo, che indossa il suo Eden, che sogna la donna sublime, wow! rich.
Di fronte al tempo che uccide i nostri sogni si può reagire o chinando il capo
e arrendendosi o combattendo con fierezza malgrado la coscienza che la lotta
è impari . La prima strofa mi ricorda tanto l’atteggiamento indomito e fiero
degli eroi alfieriani, lancia in resta e non arrendersi come imperativo categorico.
Il tuo Eden è la tua armatura nella “guerra” che combatti con “labbra di seta”
e “artigli d’acciaio”…la battaglia è vinta nella seconda strofa e l’avversario
“ucciso”…
Ovviamente sono singole battaglie e l’avversario non muore mai davvero,
la guerra è truccata in partenza ma la dolcezza vissuta mentre assaporavi la vittoria,
quella non potrà mai portartela via.
Si può vivere o rinunciando alla lotta, e senza vivere davvero quindi o scegliendo
il proprio campo di Marte e lì sfidare eroicamente il destino, il tempo “assassino”, lui sì!
Piaciutissima!
Bravo Lowen!
Ti abbrccio
eos
Bellissimo il tuo schema mitologico ed epico nel traguardare questi versi, certamente ne hai colto la forza, data da un sentimento molto forte...
Grazie di cuore, Eos
un abbraccio
Lowen
il sogno..la tua donna ideale..le vai incontro con tutta l'energia d'un cavaliere forte e sicuro.
molto bella.
ninetta
sì, hai colto perfettamente la mia visione, carissima!
Ti ringrazio e ti abbraccio!
Lowen