PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/09/2012
Sale ligio e denso
Secondo l'ottica
Filone imbalsamato.

Cosi sta il fumo
Quello dichiarato
Dall'alto del ponte di. Comando,
Che nell'ordine delle cose
Non deve prendere una piega.

C'è un grigio rigore
Per non confondere
Il reale dal fantastico.

Il solito contesto mascherato.

Dal binocolo
Non si osservano più le stelle.

Nelle regole
Oramai tutto è scritto
Maneggiato
E anche i pensieri volanti
Sono obsoleti.

Eppure, io liberto

M'astraggo dal muro
E le sbarre diventano
Quadrati di un cielo
Dove il mio occhio
Allarga l'infinito.
Per donare
Sguardo lucido
Ad un nuovo campo
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molto bella questa tua, amarissima e desolata nel fotografare la realtà, ma l'ultima strofa è come dire che la libertà dell' uomo non morirà mai, neanche se rinchiusi nella piu' oscura prigione....ti abbraccio cara cate

il 18/09/2012 alle 14:53

questa poesia e' amara per chi sbaglia , ma giustissima per chi persevera nello sbaglio,io non gli farei vedere nemmeno i quadrati delle sbarre,il contrario e' ipocresia e in italia essa abbondaaaaaaa saluti

il 18/09/2012 alle 20:38