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Pubblicata il 18/09/2012
Era la notte spaccata dal mondo
e l'eterna vista
era un verde perso nel nero
ove anitre d'oro
placavano contese col tempo
cercando grotte al pendio
per le uova segrete.

Nell'immensità dell'oscurità
un bicchiere spezzato;
quel mezzo vuoto della vita
che tanto ricorda
l'aquilone perduto
tra i boschi delle turbolenze.

A.G.

(da Notturni)
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...........................
C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.
................................................

Un abbraccio, Andrea
e perdona le mie reminescenze....

rom.

il 18/09/2012 alle 11:36

Reminescenze assai gradite per un aquilone indimenticabile...
grazie romeo,
ti abbraccio
Andrea.

il 18/09/2012 alle 15:08

bella, caro Andrea..
non mi stanco di leggerla..
ninetta

il 18/09/2012 alle 15:35

Versi introspettivi , molto belli.
Bravo Andrea.
Ciao!
Dora

il 18/09/2012 alle 18:46

I tuoi versi creano una fase d'incanto per seguire a ritroso i momenti di un'età dell'oro, prima che le turbolenze di una mente aperta scoprissero il sipario della vita. Hai un animo generoso che ispira fiducia.

il 19/09/2012 alle 14:30

troppo gentile...
ti ringrazio molto ninetta
della tua costante presenza,
ti abbraccio
Andrea.

il 20/09/2012 alle 14:47

ciao Dora...
grazie mi fa piacere il tuo commento,
ciao
Andrea.

il 20/09/2012 alle 14:47

Un commento davvero gradito e bello a leggersi...
ti ringrazio anche della qualità che mi atribuisci
io ti auguro benvenuto in questo sito
e non manche rò di leggerti ancora...
un saluto,
A.G.

il 20/09/2012 alle 14:49