Il mare
è la nostra parte solare,
l'ancora che lanciamo
per gustare vita piena,
come in apnea;
è il sapore dell'estate,
dell'innamoramento,
della forza vitale
che comprimiamo tanti mesi
per farla infine esplodere
con gioia primordiale;
poi, perciò, siamo portati
a dipenderne, a rimpiangerlo,
quando, fisiologicamente,
viene a mancare.
Ma la montagna
non è da meno: è saggezza,
è storia, è natura,
è vita che impara da sé stessa
e tramanda i segreti, propri
e di intere generazioni,
a chi impara ad ascoltarla,
è sacrificio e liberazione,
padre, madre e sorella,
incantata come scrisse Mann,
e in grado di muovere
sensi, sensazioni e pensieri,
perfino di muoversi
e non solo per andare
da Maometto...
Ops, spero che
nessun integralista protesti
ora che l'ho detto...