Nell'anima angosciata
tutto si trasfigura,
la vita che ho sognata
e la realtà futura;
di tutto quel che volli
poco s'è realizzato
e in tanti giorni folli
si brucia il mio passato.
Il capo risollevo
da un sonno tormentato
e cerco allor sollievo
in voi cui vita ho dato:
ancora in voi germoglia
un candido giardino
e mai vita non voglia
donarvi il mio destino
che porta a domandare
ove si celi il vero
ed a voler spiegare
dell'anima il mistero.
Poi la tremante mano
la fronte v'accarezza
e sento che fu invano
che nacque l'amarezza.