PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/09/2012
Si è fatto piu' sordo
il dolore
non c'è piu' il sole
che passa tra i rami
quel lampo degli occhi
a cercarti
ma solo un consumarsi
un attendere
un gesto, una parola
che non c'è
forse non ci sarà mai

Non si cambia
lo dissi un tempo
come posso condividere
con te
quello che nemmeno io conosco
e nella nebbia
ogni mano, già ferita
si ritrae
quando sente gli aculei

Non conosco altro modo d'amare
che dimenticarmi
diventare te
piangere, ridere
trovare risposte
forse troppo facili
ad ogni problema
mi svuoto
e sono sempre piu' solo
è forse questo l' amore?

L' amore
forse solo un sogno
sterile, sfinita nostalgia
di un mitico tempo
non c'ero
non c'era nessuno
forse solo un cuore
solo un unico grande cuore
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Non si inventa un grande amore e tu ne parli da eterno innamorato.questi amori non dovrebbero mai dividersi.Un giusto rimpinto il tuo.
Un saluto eclisse.

il 09/09/2012 alle 13:51

che bella! dal particolare del tuo cuore all'universale di un unico grande cuore........che in un' ideale esplosione ha dato origine a miliardi di frammenti che anelano all'unità, alla ricomposizione.
tra i miliardi di frammenti ce ne saranno certo di gemelli, impresa ardua incontrare quello che combacia col proprio, in genere si crede di aver trovato il perfetto "incastro" e si è entusiasti e felici, ci si sente finalmente a casa.......ma poi le incmprensioni smantellano la casa pietra dopo pietra e abbandonarsi con fiducia diventa più difficile, "una mano ferita si ritrae quando sente gli aculei"...
non esiste un modo giusto o sbaglato d'amare, se si ama si impara a modularsi sulle stesse frequenze ...si dimentica io e si diventa noi.
sennò non è amore.
Mi è piaciuta moltissimo e la trovo molto coinvolgente.
ti abbraccio e ti auguro buona domenica.
eos

il 09/09/2012 alle 14:43

il tuo commento mi da da pensare....
grazie eclisse

il 10/09/2012 alle 10:07

è difficile uscire dal particolare della propria vita, all' universale...Così forse ho oscillato un pò troppo, niente è piu' misterioso, appagante e tragico dei rapporti personali, sia d'amore che d'amicizia.
Gli altri possono essere l'inferno o il paradiso, e tutto è complicato dai nostri stessi problemi, e zone oscure...
Sei stata troppo gentile eos
e ti abbraccio

il 10/09/2012 alle 10:15

grazie Fabio, condividere una poesia è veramente una bella cosa, e mi fa contento...
ti abbraccio

il 10/09/2012 alle 10:16

contenuto: wow. una parte di te ama ma chiedi l'intero e rassegni le dimissioni subito dopo la domanda, chi vuoi che sappia cos'è l'amore, tu dimentichi e diventi l'altra persona, anche questo è un modo d'imparare l'amore, il tuo! e il finale è davvero ok, rich.

il 11/09/2012 alle 18:53

in fondo è un soliloquio, e un pò una confessione..grazie rich, sei molto cara

il 11/09/2012 alle 20:55

Ho letto questa tua, forse in un momento per me particolare, ma mi ha commosso e coinvolta molto e mi sento di condividerla in toto. Mi è piaciuto molto l'incipit e le ultime due strofe dove mi sono immersa totalmente. Bravissimo Arturo...
Ti abbraccio,
ela

il 12/09/2012 alle 21:03

sono contento per la condivisione, è una poesia un pò triste come al solito, spero, per te e per me, che ci siano momenti migliori...
grazie ela, ti abbraccio

il 12/09/2012 alle 21:58

"Siamo noi che creiamo sogni sterili e idealizziamo il concetto d'amore in una propulsione di infiniti piccoli cuori, rigettati da quell'unico grande cuore".
Col permesso dell'autore, s'intende.

il 15/09/2012 alle 11:21

interessanti la tue parole, si, molto...grazie decio

il 15/09/2012 alle 13:26