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Pubblicata il 30/10/2002
La lassa umanità del giorno d'oggi
Che fa? Come un mucchio
Di gatti stupidi e scoiattoli in calore
Per ogni dove s'aggira squittendo
Con ridicole vocette che vorrebbero esser forti

E cosa squittiscono questi miei bei compari?
Echi di nulla
Ché nulla più connette il loro pover cervello
Bollito e soffritto e ridotto ad un niente
E così come sozze scimmie
Berciando ripetono quel che udirono
Sul tubo catodico o all'angolo di strada

Squit! Squit! Squit! Cirp! Cirp!
Così goffa e sbuffante di sudore
Spacciato per deodorante, tutto
Il genere umano risuona!
Oh, avvinti in sì ridicoli vestiti
Fanno gioiosamente a gara
A chi più sembri la parodia di sé!

Il più intelligente ha ingoiato un frullatore

È ritenuto in una donna seducente il peto,
In un uomo un look da eunuco mentecatto
E chi mostri d'essere leader di siffatto branco
Di sicuro deve aver tonsille da cinghiale
E un grosso fucile

Eccoli, eccoli, guarda! Che credono
Di dire e di sapere e di pensare e di volere
E invece il NULLA
Rintrona in quelle testoline, in quei corpi
Grassi strizzati o ridicolmente palestrati

E a chi troppo si distingua
Poverino, son calci in culo

Tutte le strade e i cartelloni sono
Presi dall'urlata demenza di queste aberrazione

È questa un'umanità in decadenza?
Oh! Ma non erano una volta
Così belle le decadenti civiltà
E raffinate e nobili e sì colte?
E non coltivavano, sin troppo, l'estetica?
Ah! Il Sylvio col rossetto in viso s'è infilato i Fiori del Male pel sedere!
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