Raccolgo l'odore
dei viaggi affamati,
le ore in cammino
passate a orecchiare
il frastuono
di funi e gallerie
scoperte, il grembo
di una donna che fragile
moriva sul balcone
dei suoi anni.
I cerchi dipinti
di blu nelle stazioni,
lento e ansimante
un gioire di fata,
qualcuno addestrava
due cani a inseguire
la scia di molteplici
passi.
Ora sorreggo la cruna
di mille ovazioni,
non c'entrano mete,
neanche i paesaggi,
é tutto snidato
come un safari mai
chiesto, la vita s'innesta
in corsie più sfocate.
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