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Pubblicata il 31/08/2012
Riva in discesa all’onda in resa.
Punta di scoglio nel grigio di acque,
riflesso di cielo vuoto di sole.
Dito marino aggrappato al vento,
tormento, torpore e tempesta.
Conchiglie spezzate a dita di piedi,
nero di sabbia, nero di sassi;
dolore crescente all’affogare stanco dell’animo
in quel vagheggiante ondeggio del nulla sfumato.

A.G.
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quasi un moto ondoso ipnotico delle parole
Molto bella!
CIao!
Lowen

il 31/08/2012 alle 22:22

quello che mi colpisce è la monotonia del ritmo.....esprime benissimo la stanchezza interiore, le onde del dolore che sommergono e poi si ritirano e tornano in un moto incessante e logorante.
veramente molto bella!
ti abbraccio
eos

il 31/08/2012 alle 23:18

grazie low...
ciAO
Andrea.

il 01/09/2012 alle 16:05

pensa che non era nemmeno voluta questa momotonia del ritmo...
grazie dell'apprezzamento,
ti saluto
andrea.

il 01/09/2012 alle 16:06