mi hai fatto rivivere la bellezza d'un romanzo che non leggo più da molto...
hai saputo evidenziare i tratti simbolico-psicolagioc che rendono grande il libro, nonchè i protgonisti, da Achab al Pequod stesso alla mitica balena.
Piaciuto tanto, un saluto zordoz,
Andrea.
Hai focalizzato il binomio Melville/Pavese, due scritori che più dissimili sarebbe difficile trovarne, ma che hanno in questo romanzo, e forse romanzo è riduttivo, un punto d'unione. Io dal canto mio ho fissato delle immagini sensazioni , ho cercato di tradurre mie emozioni e pensieri che Moby Dick ancora mi sucita, e sono contento di condividerle.
Sergio
Caro Andrea, una volta che lo si letto Moby Dick resta per sempre impresso nella mente racchiude una serie di avvenimenti concetti e culmina in una tragedia che difficilmente non coinvolgono , e questa è la grandezza dell'autore e del suo narrare.
Io ho ritrovato, e forse è stata la molla che mi ha spinto a cimentarmi con questi versi, nella canzone Moby Dick del Banco del MUtuo soccorso, tutta una altra serie di atmosfere e suoni, per me molto intensi ed evocativi, se ti va, prova ad ascoltarla, e fammi sapere...
Grazie
Sergio
Perdona il ritrado della risposta, ma sai come si dice...meglio tardi che mai...
L'ho cercata su Youtube, e l'ho ascoltata.
Vero la canzone da sensazione diverse dal romanzo...
il testo non mi ha particolarmente preso, amche se in alcuni punti è efficace, come quando cantano:
"Grande Moby Dick, regina madre segui le stelle che sai
non fidarti della croce del sud, la caccia non finisce mai.
E danzerai sopra una stella marina
e danzerai colpendo al cuore la luna
Chi impazzì dietro a te non tornò mai più"
I riferimenti al graal distolgono un po dall'atmosfera originale dellla storia però la musica che trovo intensa, veramente bella, quasi ti trascina via con sè, soprattutto la parte strumentale a chitarra, mi pare, non sono bravo a riconoscere gli strumenti a corda, che c'è nel finale...
devo dire che l'atmosfera mi più da isola del tesoro...
grazie per avermi indirizzato a una così bella canzone, ora comprendo da dove è venuta l'ispirazione per la tua prosa/poesia.
Ancora complimenti per il tuo testo,
un grazie e un saluto Sergio,
Andrea.
Mi ha fatto molto piacere, Andrea che tu abbia raccolto il mio suggerimento e abbia cercato il brano dwl Banco, che tra l'altro è un gruppo che io apprezzo ed ho apprezzato, mi piace anche, parlare con te di quella che può essere la genesi, il contesto l'atmosfera al di là dei significati e dello stilema che porta a volte a scrivere.
Io credo che ogni brano scritto abbia una "gestazione" conscia o inconscia combattuta o fulminea, che dura tempo o che brucia dell'urgenza di essere trasposta. Ognuno poi elabora alla propria maniera e secondo i suoi metodi e stli e di tutta quella infinità di meccanismi che rende ogni autore particolare e originale del proprio talento ed ogni lirica o prosa o manufatto emonuense che dir si voglia, il centro del compasso che ha per arco un istante o un pensiero o tutta una vita vissuta o solo percepita.
Ti ringrazio Anrea di avermi dato il modo di parlare di Poesia in questo antro di poeti di ventura.
Sergio
Ti ringrazio io ancora per il suggerimento musicale,
e mi ha fatto inoltre piacere conoscere la tua opinione in merito alla Poesia, vi trovo varie affinità.
Mi piace anche molto in modo in cui descrivi le tue opinioni/sensazioni.
Un caro saluto,
ancora grazie Sergio,
Andrea.