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Pubblicata il 29/10/2002
Chissà quando
decidemmo di volerci
incuranti della ragione
che tanto ci aveva affascinato
in passato.

E neppure so quando
decidemmo di giocare
quel gioco crudele che
non permette di tornare indietro
se non per vergogna.

Ma le cose da sapere
come dici tu,
sono poche.
A guardarci due volte
nulla affatto rimane.

E per te farei follie
come una giovane,
produrrei illusioni
come un incosciente
ignorerei quell' assordante
suono che mi tormenta.

Per ora chiudo in fretta gli occhi
quando riaprendoli,
ti vedo.
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Molto bella, intensa, un bilancio su difficili rapporti che lo slancio irrazionale non teme, molto bella la chiusura...
Bravissima, Kayleigh! (Marillion?)
Axel

il 29/10/2002 alle 13:03

grazie, Axel... è strano, tirare fuori queste vecchie cose e risentirle....attuali!

Kayleigh.... (certo, Marillion)

il 29/10/2002 alle 13:25

Forte intensità di sentimento nel rivivere toccanti esperienze, irrazionali e affascinanti quanto l'amore sa essere. Mi piace la costruzione ritmica e l'essenzialità della parola, che si snoda fluida a raggiungere la profondità dei significati.
Molto brava Kayleigh.
Un saluto.
Max

il 29/10/2002 alle 13:43

Mi piace molto il tuo modo di scrivere in versi.
Lineare e scorrevole!
E' affascinante la strofa del gioco,
come a voler evidenziare che nessun riampianto deve fermare il nostro cammino
;-)
M'

il 29/10/2002 alle 20:43

Grazie Pirata.
Sono stupita, non credo di essere un granché come poetessa.....ma è più forte di me...

K.

il 30/10/2002 alle 09:57